Genova città digitale ennesima promessa non mantenuta 1

Genova città digitale internet point

Durante la campagna elettorale, il Sindaco Marta Vincenzi promise, tra le altre cose, che Genova sarebbe diventata la prima città digitale italiana.

A cascarci furono in molti

Primocanale

Mentelocale

Repubblica

Venne allestito persino un “portale” dedicato al progetto www.cittadigitale.comune.genova.it che come potete vedere è composto da un paio di pagine ferme da mesi ….

Personalmente credo che la città digitale esista già da anni ma forse i nostri amministratori, donne e uomini di penna, non se ne sono ancora accorti.

Quello che tarda ancora a manifestarsi è il cittadino digitale, l’uomo nuovo, in grado di inviare e ricevere una mail.

Questa brigata di ben pensanti, capitanata dal Professor Francesco Bollorino, che nella vità in realtà fa lo psichiatra, ha come al solito affrontato un argomento semplicissimo in maniera complicata.

Parlano di WiMax, di infrastrutture, organizzano congressi ed invitano altri ben pensanti a tavoli operativi dove il più giovane ha 65 anni e crede che Linux sia un personaggio dei fumetti ….

Forse non si sono resi conto che internet va insegnato, diffuso nelle biblioteche, con materiale di supporto che permetta a chiunque di avvicinarsi alle nuove tecnologie grazie ad un approccio tutelato, come fece Sandro Biasotti quando era Presidente della Regione Liguria, regalando ai pensionati computer e corsi base di utilizzo.

Morale della favola:

Genova città digitale ennesima promessa non mantenuta da questa amministrazione di vecchie glorie riciclate che fanno ancora della demagogia la loro bandiera quotidiana.

Una visione molto chiara delle reali soluzioni arriva da Enrico Musso durante un intervista a Mentelocale

NOTA: non sono sostenitore di Sandro Biasotti o Enrico Musso ma un discreto conoscitore della rete, pronto a cogliere ogni giusto approccio da parte di qualsiasi politico appartenente a qualunque coalizione.