Gigi Picetti
Non ci posso credere ….
Una carissima amica mi ha segnalato l’esistenza su Facebook di numerosi gruppi dedicati al mio carissimo amico Gigi Picetti, che sono stati aperti da personaggi non ben identificati e dove manipoli di mal informati, diffondono bislacche informazioni in merito ad uno dei più affascinanti fenomeni artistici viventi del nostro secolo.
Mosso dalla curiosità ma anche da quell’ istinto protettivo che contraddistingue noi cancerini, sono andato a verificare quanto stava accadendo e con totale sbalordimento ho potuto appurare che esistono incredibili gruppi con titoli altrettanto fantasiosi:
Gigi Picetti gruppo FB filo-ufficiale
Gigi il troione dedicato al botteghino notturno dispensatore di porchetta, che molti hanno scambiato per un Picetti Fans Club
Gigi il troione, un uomo una leggenda
Quelli a cui manca Gigi il troione
L’aspetto veramente straordinario da rilevare è che, nel marasma più totale generato dalla libera creazione di gruppi su Facebook, ci sono persone che hanno dedicato a Gigi Picetti tribù nominate con lo pseudonimo di un’ altra persona !!!!
La cosa ancora più sconvolgente è che ci sono centinaia di persone che hanno aderito ai suddeti gruppi raccontando le loro esperienze vissute all’ Ostaja de Banchi (sita in Vico Denegri in quel di Genova- n.d.a.) senza neppure rendersi conto dell’ ambiente che li circondava…..
Ho letto decine di post di ragazze e ragazzi che hanno condiviso in rete come loro unico ricordo la somministrazione di alcol che per tutti noi invece era solo un piacevole corollario di un esperienza umana senza paragoni.
Gigi Picetti non è solo l’inventore del Baxeiquito o il somministratore di alcol ma un Maestro di vita, artista, cantautore e tante altre cose che forse la banda di universitari frustrati illusa di averlo conosciuto, deve ancora assaporare.
Questa mattina Gigi è venuto a trovarmi a casa ed abbiamo pianificato insieme ad Alessandra una strategia di comunicazione che presto verrà resa nota….
“Quando il saggio indica la luna gli stupidi ammirano il dito”
Belin Andrea me n’ero accorto anche io svolgendo in rete una ricerca mia personale sui locali (soprattutto quelli estinti) del centro storico e non, e finendo inevitabilmanete per leggere di Gigi.
Roba da matti, la leggerezza e l’ignoranza di cui grondano facebook ed altri accrocchi informatici, popolati da “chiunque”.
Ma Gigi il troione de che ???????????
un abbraccio
Nicola
(tonino carino da asssculi)