Lido di Genova Basta con le speculazioni sul mare


Lido di Genova

Lido di Genova

Legambiente invita i cittadini a presidiare la passeggiata a mare contro l’incombente pericolo di ulteriore cementificazione, speculazione, privatizzazione della nostra costa favorita dalla Amministrazione in supporto ai privati.
Non ne possiamo piu’ di una Amministrazione che interviene solo a favore dei ricchi, che governa l’Urbanistica a colpi di varianti al Piano Regolatore, che si fa dettare le priorità dai privati e ci vende la ( da loro presunta ) riduzione del danno come una vittoria della sostenibilità.
Dare la possibilità ad un imprenditore senza una lira, che pare non abbia mai costruito nulla, di edificare appartamenti di lusso sul mare per i ricchissimi della città, permettere la costruzione di un nuovo albergo di super lusso ( sempre i ricchissimi ) quando nell’area ci sono gia’ 5 alberghi, permettere l’ennesima fioritura di negozi e l’immancabile parcheggio per centinaia di posti in un’area di pregio e dià pesantemente intasata e’ una idea dell’urbanistica contrattata vecchia come il cucco, senza una briciola di innovazione urbanistica e in perfetta continuità coi dieci anni di urbanistica cementizia della precedente Amministrazione e dei due anni della nuova.

Governare il territorio a base di varianti di destinazione d’uso che in corso Italia, come al Galliera, come all’Uliveto Murato, come a Cornigliano per l’ex ospizio del San Raffaele, a villa Quartara, come i 1200 posti macchina concessi in 500 metri in via Donato Somma o i quattro parcheggi per centinaia di posti macchina in via Caffaro, è una scelta chiara, si favoriscono i grandi gruppi economici, gli ammanicati, le aziende di riferimento, si ruba ( territorio ) ai poveri per regalarlo ( coi soldi dei poveri ) ai ricchi e ai ricchissimi.
Solo un anno fa la Sindaco Vincenzi ha preso il pubblico impegno, ribadito con voto per una variante di salvaguardia nel levante cittadino. Neanche l’ombra di questa variante è stata approntata e presentata, mentre i soliti noti continuano a costruire e a trasformare fienili in case ( parole del sindaco ), Solo 6 mesi fa è stato presentato un documento di indirizzo della giunta ( votato in consiglio comunale ) in cui si tratteggiavano le linee guida del nuovo Piano Regolatore, parole al vento, altro che linea blu invalicabile, al Lido decine di appartamenti sul mare con tanto di variante, al Galliera decine di appartamenti per la speculazione di sua Santità il Cardinale, e giu’ varianti.

Di vincoli non se ne parla ( per i piu’ forti, solo per i poveracci ), di ipotesi urbanistiche per la gestione del litorale genovese in coerenza coi programmi e con gli impegni non e’ stata scritta neanche una riga, né qualcuno si è preoccupato di dire come l’Amministrazionme intende affrontare la prossima rivoluzione territoriale legata alla modifica , soppressione, nuova edificazione di tutti gli ospedali cittadini ( in tutti è prevista una ” valorizzazione ” a base speculativa e i poveracci si sa le case non le possono comperare ).
Di vincoli paesaggistici poi nemmeno parlarne, meno che meno di vincoli ambientali, quelli urbanistici di competenza comunale vengono sistematicamente calpestati.
Nel cassetto dell’Amministrazione giace da tempo immemore il regolamento comunale del verde, quello che potrebbe mettere un freno al taglio di centinaia e centinaia di alberi con il permesso dell’amministrazione o il suo non intervento.
Il regolamento edilizio comunale è un regolamento nato vecchio e in totale contraddizione con le norme urbanistiche regionali e provinciali, non parliamo di quelle europee, sbandierate a ogni piè sospinto dalla Sindaco,anche li, guai a chi lo tocca!!!
Siamo in presenza di urbanisti senza un minimo di cultura innovativa che proteggono i soliti interessi della finanza e del mattone con scuse giuridiche spesso inconsistenti e con il blocco burocratico di ogni regolamento che possa mettere freno alla voracità dei cementieri.

Anche Renzo Piano che sugli Erzelli nuova maniera si era espresso chiaramente contro, ha ribadito più volte il suo pensiero:
costruire solo sul costruito,salvaguardia della linea blu ( da lui inventata e prontamente affossata dagli urbanisti del tappullo e della variante continua ).

Ma come, gli intellettuali, gli urbanisti, gli uomini di cultura che insorgono per la prevista risistemazione della via Brigate Partigiane, quando si tratta di intervenire nel merito degli affari delle Coop, della Cassa di Risparmio, della Curia….TUTTI ZITTI!!!!!!.

Proprio per protestare contro questa politica urbanistica dei tapulli e delle varianti che l’Amministrazone porta avanti in perfetta continuità con la precedente e contro il silenzio vile e indecoroso degli intellettuali genovesi noi siamo stati in Corso Italia domenica 31 maggio, martedì 2 giugno, venerdì 5 giugno dalle 9.30 alle 12.00 davanti al Lido a urlare la nostra rabbia a raccogliere firme contro l’ennesimo “affare”.

FONTE: OSSERVATORIO VERDE

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