Scoprire mio figlio


Gabriele allo specchio

Gabriele allo specchio

Durante gli ultimi mesi sono mancato spesso da casa per questioni lavorative.
Vedere la famiglia per poche ore al giorno ed a volte neppure quelle, mi crea un senso di vuoto e di incompletezza.
Mio figlio Gabriele cresce a vista d’occhio ed io sto perdendo le sue piccole ma importanti trasformazioni quotidiane.
Come sempre accade nella mia vita però, arriva il colpo di scena a sovvertire l’ordine delle cose:
L’asilo nido di Gabriele ha chiuso, ieri era l’ultimo giorno.
Donatella lavora ancora fino al 15 di agosto ed io che mi posso permettere di lavorare da casa, da oggi faccio il padre a tempo pieno.
La parte del primo mattino composta da sveglia, prima colazione e saluti rimane invariata però questa volta  Donatella esce sola ed io rimango a casa con Lele.

Questa mattina, dopo aver risposto alle e-mail più urgenti e sistemate alcune cosucce all’ultimo sito realizzato assieme a Frsg Servizi Editoriali ci siamo messi a giocare nella cameretta che purtroppo in questi anni ho frequentato davvero poco.

Guardare mio figlio che pensa in silenzio o ride fino a soffocarsi, cercare le somiglianza con i miei antenati e rivedere in lui tutta la mie paura per gli insetti mentre fugge alla vista di un ragnetto, mi rende vivo e fiducioso nel futuro.

Mi rendo conto che tante cose mi mancano di lui, dei suoi comportamenti, bisogni, pregi e difetti.

Ringrazio il destino di avermi donato questa opportunità breve ma intensa.

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