Webmaster questo sconosciuto


smanettoni si nasce

smanettoni si nasce

Webmaster: una parola che significa tutto e nulla persino per gli stessi addetti ai lavori.
Ho aperto la partita iva nel 2003 ed alla Camera di Commercio di Genova non sapevano che la realizzazione siti internet rientra nelle attività artigianali.
Dopo un paio d’ore di telefonate interne si scusarono confermando che il mio commercialista vede sempre lontano (forse perchè è di Varazze) ed i documenti nelle mie mani da lui preparati erano corretti.
Morale della favola: Grigoa Soluzioni Web di Adriano Casissa ditta artigiana.
Sono un artigiano della rete e la definizione non solo mi diverte ma credo calzi davvero a pennello.
Creare un sito web significa sceglierne il nome assieme al cliente, decidere quale piattaforma adoperare e così via fino a portarne il nome sulla vetta delle pagine di ricerca.
Purtroppo però in questo lavoro non basta essere bravi e spesso la cosa che conta davvero è riuscire partecipare ai party giusti.
Per decenni hanno regnato corti di cialtroni tuttologi che sono entrati nell’ambiente negli anni d’oro.

Agenzie di comunicazione nate con la matita ed i lucidi, tipografi che fanno “anche siti”, creativi padri di slogan vincenti e decine di tipologie che si sono fatte strada assoldando a progetto addetti ai lavori più o meno qualificati.

Andy Warhol Sarcasm

Andy Warhol Sarcasm

I meccanismi sono sempre stati i seguenti:

  1. il cliente innocente (nome in gergo: vacca da mungere) viene esortato a mettersi nelle mani di un esperto (nome in gergo: creativo)
  2. scelto per sentito dire o suggerito da amici comuni il creativo spreme le sue creative meningi e partorisce slogan strategie e colori da utilizzare.
  3. i tirapiedi del creativo (nome in codice: tirapiedi) vengono sguinzagliati come una cucciolata di dalmata che non pisciano da una settimana e cominciano a sub – partorire linee grafiche e comunicative.
  4. giunto all’inevitabile consapevolezza dell’indispansabilità di un sito internet all’interno della “campagna di comunicazione integrata”, il creativo incarica i tirapiedi di individuare un esperto del settore (nome in codice: smanettone)
  5. lo smanettone viene fatto accomodare dai tirapiedi in uno studio luminoso (arredato in stile finto milanese con affissi ai muri quadri finto handy warhol) e dopo averlo coperto di biglietti da visita di svariata forma e misura, anunciano l’entrata del creativo il quale, malgrado riconosca platealmente l’importanza della parte tecnologica spiega allo smanettone che non deve rompere troppo i coglioni e mettere in pratica una serie di idiozie multimediali che lui ed i tirapiedi hanno promesso ai clienti.
  6. il creativo congeda i tirapiedi per rimanere solo con lo smanettone e passare in maniera riservata alla trattativa economica (nome in codice: fregatura)
  7. solitamente il quadro è il seguente: il creativo svela allo smanettone che il budget è molto basso per colpa del cliente che non capisce  una mazza e che non investe ma che la visibilità dell’operazione è altissima, ci sarà un enorme ritorno di immagine per tutti in particolare per lo smanettone visto che il creativo non ne ha bisogno. Inoltre in quella separata sede viene promessa allo smanettone una continuità operativa a vita con clienti ben più importanti e renumerativi del primo che deve essere considerato come un test, una sorta di prova iniziatica.

Esauriti i sette punti d’oro del rapporto businnes to businnes dell’ambiente comunicazione al webmaster rimaneva solo la scelta di trascorrere la vita a lavorare per due lire alla corte di vecchi damerini impomatati che hanno fatto la loro fortuna frequentando salotti buoni o di morir di fame realizzando siti ad amici senza una lira e di trattorie sotto casa in scambio merci.

webmaster si diventa

webmaster si diventa

In questi ultimi anni sta accadendo una sorta di rivoluzione nel settore web; le tecnologie sempre più evolute, i clienti maggiormente consapevoli delle loro necessità, la miriade di aspetti burocratici e legali legati a questo mondo, stanno facendo tremare le gambe di quei colossi della comunicazione che un tempo facevano da padroni.
Giungono ora da parte del committente precise e sofisticate richieste:
E-commerce, Social Marketing, Viral Video, sono solo alcune delle nuove parole che rimbombano come tuoni negli studi stile simil New York che da decenni fanno il bello e cattivo tempo di campagne commerciali, elettorali e chi più ne ha più ne metta.

I tuttologi vengono colti in fallo in quanto la loro impreparazione emerge ed in particolare le aziende, non sono più disponibili a sborsare migliaia di euro di markup per avere lo stesso identico prodotto che possono richiedere direttamente a chi lo realizza in prima persona.

In un mondo di automatismi low cost in cui, grazie a risorse online a portata di chiunque è possibile pubblicare un sito con meno di 100 euro scegliendo tra mille modelli differenti, speculare sarà sempre più difficile.

Addio baroni della comunicazione la grande truffa è terminata e per voi non c’è più posto ….