Internet per anziani e disabili 1


Disabili Online

Disabili Online

Internet viaggia alla velocità della luce, sia in relazione alla trasmissione dei dati che per quanto concerne la sua evoluzione strutturale; soltanto nel 2002 il mio pc aveva in dotazione un processore ed un disco rigido dieci volte inferiori rispetto a quelli inseriti nel più modesto degli attuali cellulari.

Utilizziamo macchinari con una potenza di calcolo impressionante, spesso enormemente sovradimensionata rispetto alla reale necessità dell’utente medio e le software house lavorano sodo per realizzare programmi in grado di svolgere operazioni altamente sofisticate che richiedono approfondito studio e tenace applicazione per il loro uso.

Hard disk da un tera-byte in grado di archiviare milioni di documenti, immagini, suoni e video, apparecchi mobili sempre collegati ed interattivi, disponibilità di connessione alla rete praticamente globale.
Alla luce della filosofia Steineriana, per cui la società ideale si deve adattare ai ritmi del più lento e non affaticarsi a raggiungere quelli del più svelto, mi chiedo quale scopo abbia questa dannata folle frenetica corsa al perfezionamento assoluto.

Questo piano di sviluppo costante ed irrefrenabile esclude però una fetta di popolazione che non rientra nei canoni di interessamento da parte delle aziende produttrici:gli anziani ed i disabili; coloro che non consumano quindi non rendono introiti ed in ultima analisi non servono a nulla all’interno della fagocitante catena dei profitti.

Eppure, le nuove tecnologie sarebbero in grado di cambiare la vita di quelle persone che, per ragioni fisiche o sociali, si ritrovano in condizioni di disabilità e che oggi, per mondarci la coscienza, amiamo definire “diversamente abili”.
Il tele lavoro per i portatori di handicap, la video sorveglianza degli anziani soli, i social network solidali l’accessibilità web e la semplificazione delle interfacce, sono purtroppo soltanto parole spese al vento, da parte di coloro che si affannano nel tentativo di sensibilizzare chi gestisce i giochi di potere.

Ho scoperto con gioia che finalmente vengono costruiti telefoni cellulari con tasti grandi e pulsante sos per le persone anziane; peccato che costino quattro volte un cellulare normale, esattamente come lo zucchero grezzo di canna costa il doppio di quello sbiancato….
Progettare e realizzare architetture in grado di garantire un reale supporto a coloro che ne hanno bisogno, con conseguente miglioramento della vita stessa, è un dovere da parte di chi ha l’intelligenza necessaria a farlo; intelligenza che purtroppo invece viene messa a servizio di una ricerca mirata alla competizione ed allo spaccio dell’inutile.

Ci giovani che scaricano mp3 nello stesso istante in cui inviano un sms ascoltando nel frattempo la musica preferita, casalinghe che effettuano online il 30% dei loro acquisti e vecchietti che osservano i primi due con il rammarico di non saper neppure accendere “quelle diavolerie” che potrebbero invece metterli in contatto con il mondo a cui trasferire memorie, realizzazioni ed insegnamenti.
Coloro che disgraziatamente hanno perso l’uso delle gambe, o soffrono per patologie che li costringono all’immobilità domestica, sarebbero perfettamente in grado di contribuire ad un infinità di servizi; sarebbe sufficiente un contratto adsl a prezzo fortemente calmierato ( se non gratuito ) ed un computer dismesso da un ufficio come quelli che ogni giorno finiscono nella spazzatura o in uno scaffale dimenticato in qualche stanza.
Un operazione semplicissima ma talmente rivoluzionaria da trasformare le sorti dell’intera società.
Molti la suggeriscono, pochi la ascoltano, pochissimi la comprendono e nessuno ne parla.

Un mio carissimo amico che si occupa di accessibilità dei siti internet, mi ha raccontato la triste vicenda dell’ennesima pagliacciata all’italiana, per cui sono state create leggi mirate a garantire a tutti i navigatori l’accesso alle risorse disponibili nel mare del web, le quali non sono mai state applicate a partire dalle Pubbliche Amministrazioni, prontissime a multare un cittadino in doppia fila ma “disattente” quando un Comune gestisce un portale di pubblica utilità che funziona da schifo, malgrado costi migliaia di euro (nostri) di manutenzione ogni anno.

Tecnologia quindi solo per chi può permettersela, sia dal punto di vista economico che cognitivo e sensoriale; gli altri, si arrangino.

Lavoro in questo settore da quasi dieci anni e durante questo cammino ho incontrato tantissimi addetti ai lavori che condividono questa visione ma si ritrovano impotenti in quanto considerati pecore nere visionarie all’interno degli ambiti in cui operano.
Fortunatamente oggi posso contare sulle competenze ed i contatti giusti per pensare ad una risposta a tutto questo.

In buona sostanza ho deciso di dar vita ad una Associazione il cui intento è quello di raggruppare tutti coloro che desiderano garantire l’accesso alla rete internet a quelli che fino ad ora ne sono stati esclusi.
Da mesi ho iniziato a riorganizzare tutta la documentazione raccolta in anni di studio, relativa ai temi fino ad ora esposti.

Le persone interessate a questa visionaria iniziativa sono pregate di contattarmi e possibilmente testimoniare la propria adesione tramite un commento a questo post.

Se uno sogna da solo,è solo un sogno
se molti sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà.

(Federick Undertwasser-pittore,scultore,architetto 1928-2000)


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