La mafia non esiste
Mario Spada fotografo al Mass di Genova


mario spada mass genova

mario spada mass genova

Appartengo alla generazione dei “nativi analogici”; sono nato e cresciuto durante gli anni dei registratori a cassette, delle cabine telefoniche e delle radioline in onde medie.
Durante gli anni dell’adolescenza  ho avuto al fortuna, grazie a colui che decenni dopo sposò mia sorella, di conoscere quell’inimitabile arte espressiva chiamata fotografia.

Scattare rigorosamente in bianco e nero, sviluppare e stampare al buio della camera oscura, imparando giorno dopo giorno i trucchi segreti dell’alchemica procedura, oggi oramai dimenticata, tra vaschette colme di acido e carta fotosensibile di varie dimensioni.

Centinaia di foto, oggi finite chissà dove, realizzate con una reflex ereditata e anch’essa oggi riposta in qualche ripiano della cantina.

Una passione di famiglia, coltivata nel tempo e purtroppo abbandonata in parte per mancanza di tempo, ma soprattutto a causa dell’incalzante divenire delle nuove tecnologie.

Questo pomeriggio, su segnalazione dell’amico Gigi Picetti, ho avuto la straordinaria fortuna di partecipare alla proiezione delle immagini di Mario Spada, straordinario fotoreporter napoletano.

Illustrate dallo stesso autore,  centinaia di foto in bianco e nero, crude, a volte violente ma sempre di altissimo livello artistico; talmente vere da trasformarsi in astratte quasi  oniriche.

Scene di quella vita quotidiana dimenticata dalle televisioni, fatta di emarginazione, fame, tossicodipendenza, lontana anni luce da quella squallida  mano di vernice che ogni giorno, addetti ai lavori, manipolatori dell’informazione, stendono su tutto quello che ci circonda, per non farci preoccupare più di tanto, esortandoci a continuare a consumare senza troppi pensieri.

L’evento si è svolto all’interno di un bellissimo spazio chiamato MASS “Maddalena Art & Street Spaces”  laboratorio aperto a fotografi, illustratori, grafici, curiosi che vogliono collaborare situato in Piazza Cernaia 10r – Genova.

Un ringraziamento all’artista nella speranza di vedere un giorno la nostra Genova immortalata con la stessa passione con cui ha finora raccontato il mondo.

Cosa ne pensi?