Genova Mappe mappi-amo la città
il primo portale di segnalazione incuria e disservizi


Genova Mappe – mappi-amo la città

Genova Mappe – mappi-amo la città

Noi genovesi siamo internazionalmente conosciuti quali incurabili lamentosi, dediti al mugugno e alla polemica.
Tale caratteristica denota indubbiamente uno spirito critico e attento ma purtroppo, la maggior parte delle volte, le infinite discussioni si concludono nel nulla, siano essere reali a bordo di un autobus o virtuali, disperse nell’oceano sterminato della rete internet.

Proprio grazie a quest’ultima finalmente è disponibile a Genova nasce uno strumento digitale che permette la libera espressione non fine a se stessa ma concretamente propositiva.

Genova Mappe – mappi-amo la città

Un portale dove è possibile segnalare  incuria, degrado e disservizi di varia natura.

Realizzata da Enrico Alletto  tecnico, papà e cittadino in rete ( come ama definirsi ) in collaborazione con MenteLocale.it la piattaforma permette previa registrazione di inserire precise segnalazioni geo localizzate grazie all’interazione del sistema con le mappe di Google.

Per informazioni dettagliate è possibile consultare il blog dedicato al progetto

 

Obiettivi
Genova Mappe – mappi-amo la città nasce per mettere i genovesi nella condizione di dare il proprio contributo per migliorare la vivibilità della nostra città. Uno strumento utile per segnalare incuria, degrado e disservizi di varia natura. Il contributo avviene navigando tra le diverse categorie e descrivendo quanto riscontrato percorrendo le strade della città.

In sintesi gli obiettivi sono:

  1. Portare a conoscenza di tutti i genovesi della possibilità di realizzare ed utilizzare strumenti Open Source per migliorare il rapporto tra Comune e cittadini
  2. Attirare l’attenzione degli amministratori pubblici della nostra città sull’uso della rete come strumento di collaborazione e di progettazione partecipata
  3. Coinvolgere la cittadinanza attiva mettendola in contatto diretto tra loro ed in seconda battuta con gli amministratori pubblici “senza ulteriori mediazioni”
  4. Diffondere i dati raccolti sotto licenza Creative Commons ed in formati aperti allo scopo di favorirne il riutilizzo (Open Data)

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