Ritorno su Facebook e rinascita digitale 2


facebook pause ultima tappa

facebook pause ultima tappa

Terminato l’esperimento Facebook Pause, dopo nove mesi di astensione dal Social Network ideato da Mark Zuckerberg, ho effettuato nuovamente l’accesso al mio account Facebook.

L’operazione suddetta si è svolta presso il BerioCafè di Genova, sede della precedente operazione di sospensione profilo e teatro di numerose iniziative dedicate al tema digitale.

Insieme agli ospiti in programma numerosi ed interessanti sono stati gli interventi del pubblico che ha partecipato all’iniziativa, la quale apre così la nuova stagione di appuntamenti culturali settimanali.

Ho potuto confermare l’effettiva conservazione del profilo, il quale si è ripresentato intatto, ovviamente stoppato all’ultimo aggiornamento.

Dal 21 dicembre 2011 infatti sospesi l’accesso concedendo soltanto l’inserimento automatico dei link al mio blog e dei Tweet provenienti dal mio account Twitter.

Il giorno 21 febbraio 2012, sempre presso il BerioCafè, scattò la fase due del piano con il completo congelamento.

Rieccomi quindi rientrato nella piazza digitale più frequentata di tutti i tempi, con la consapevole conferma che nulla è cambiato rispetto al passato; una rapida occhiata alla bacheca è bastata per poter ritrovare la stessa “minestra” comunicativa.

Guerra ai massimi sistemi dichiarata dal divano di casa, solidarietà con cause di ogni natura confermata con un semplice click, interminabili battibecchi attorno a tematiche esistenziali, sportive e politiche.

Ieri pomeriggio, durante l’incontro pubblico, abbiamo cercato di capire se e come è possibile un utilizzo consapevole o addirittura utile della piattaforma web tanto discussa.

Impegno sociale, democrazia partecipata, interventismo reale, a colpi di tastiera, verso l’uomo nuovo ?

Il tempo ci dimostrerà dove sta la verità; nel frattempo, il comune denominatore emerso dalle relazioni di tutti i presenti è stato:

“fare buon uso di questo mezzo non condannandolo in assoluto e cercando di sfruttrarne al massimo le immense potenzialità.

Entrare in contatto con le persone, inviare inviti ad eventi e poter comunicare con tutti coloro che non utilizzano altri sistemi online, è decisamente un’opportunità da non sottovalutare, in particolare per chi come noi, con la rete vive e lavora.

 

Hanno partecipato :

 

Laura Guglielmi

www.mentelocale.it

Giornalista, Direttora MenteLocale

 

Bernardo Parrella ( in collegamento dagli Stati Uniti )

www.agoravox.it/Bernardo-Parrella

Giornalista freelance, attivista e traduttore collabora dagli USA con varie testate/progetti italiani. Ultima sua traduzione è Fan, blogger e videogamers. Coordinatore di Global Voices Online in Italiano

 

Marco Vagnozzi

Educatore presso Centro di Solidarietà di Genova
Autore del libro ” fermiamoci un attimo”
http://prevenzionecsg.wordpress.com

 

Federico Guerrini

www.federicoguerrini.com

Giornalista  scrittore e consulente di social media.
Scrive o ha scritto di tecnologia e innovazione per La Stampa.it, l’Espresso, Il Sole 24 Ore Nord Est, Pc World, Internet Anch’io e altre riviste online e cartacee.

 

Emanuela Risso

www.facebook.com/fangosullemagliette

Fondatrice, Community Manager e Admin della pagina Facebook “Angeli col fango sulle Magliette”.

 

Enrico Alletto

www.enricoalletto.it

tecnico, papà e cittadino in rete
Ideatore, in collaborazione con Mentelocale.it del Progetto Genova Mappehttps://genovamappe.crowdmap.com/

 

Ne hanno parlato:

IL SECOLO XIX  Digiuno digitale, il test del blogger

MENTELOCALE  Facebook: cancellarsi e ripristinare l’account. Un esperimento da Guinnes dei Primati

 


Cosa ne pensi?

2 commenti su “Ritorno su Facebook e rinascita digitale

  • Robyone

    Bravo Adri..ho visto il video sul sito del secolo..e devo dirti che pure io ho deciso per un pò di staccarmi dai social networks..mi è successo dopo che ho dovuto addirittura litigare con dei pazzi deliranti neonazisti solo perchè io sono pro-Israele e la sua sopravvivenza, e mi sento dare dello “sporco ebreo”, “sionista” ecc ecc… da quel momento ho mandato a gente che conosco molto bene su FB e di cui son diventato amico una email dicendo che hod eciso di lasciare FB per un pò e se mi cercano mi troveranno su skype o per email..
    Ricordi Adri? è da tempo che ti avevo detto pure io che la rete sta raggiungendo davvero livelli epricolosi e che bisognerebbe rifondare una rete a livelli più “umani”, che serva apputno a legegre notizie, mandare e-mail, discutere di storia antica, di astronomia..di tutto quello che ci riguarda insomma e non per insultare…io d’ora in poi mi dedicherò solo allo studio di tecniche avanzate di programmazione per rendere la vita sempre più facile per le aziende, per convincerle che il web non è quel mostro orrendo che ci inghiotte tutti ma che è un utilissimo strumento di lavoro per chi ne ha bisogno. E al riguardo ti propongo di fare lì alla Berio un incontro, con me presente…io che ad esempio parlo di come queste nuove tecnologie (web 2.0, jquery, html5, css3) aiutano chi lavora a facilitare la vita e dimostrando che il web non è solo un posto per litigare, ma per lavorare seriamente!

  • vesuviano

    Facebook la piu’ grande arma di spionaggio di massa!
    Il crescendo ha dell’incredibile: nell’ottobre del 2008 erano 10 miliardi, nel 2010 hanno superato i 250 miliardi e adesso hanno sfondato il tetto dei 400 miliardi. Parliamo delle fotografie digitali di Facebook. Che ritraggono i 955 milioni di suoi utenti, ma anche loro amici o conoscenti.

    La società di Mark Zuckerberg non è l’unica a celebrare l’album fotografico più ricco al mondo. Con Facebook hanno motivo di esultare anche i servizi di intelligence di mezzo mondo.

    A partire dall’americana National Security Agency, l’agenzia di spionaggio elettronico più potente della Terra. Che non deve certamente chiedere “amicizia” a nessuno per accedere a quelle foto. E che da anni ha un programma di riconoscimento facciale in grado di identificare automaticamente qualunque persona. Lo pubblicizza il suo stesso sito, pur tenendo segreto qualsiasi dettaglio.

    Il Federal Bureau of Investigation (Fbi) è meno riservato: ha dichiarato apertamente di aver cominciato ad ampliare con fotografie elettroniche la propria bancadati di impronte digitali – l’Integrated Automated Fingerprint Idenfication System, o Iafis. Il Bureau ha anche riconosciuto di avere un’unità speciale, la Forensic Audio, Video and Image Analysis Unit, o Faviau, che sta sviluppando nuove tecnologie biometriche.
    Il passo successivo sia per l’una che per l’altra agenzia di intelligence americana sarà di integrare quelle funzioni nelle strumentazioni di bordo degli “aeromobili a pilotaggio remoto”, i cosiddetti droni. Seppure si sia finora venuti a conoscenza del loro ruolo in operazioni militari, i droni sono utilizzati anche in campo civile. Non ci riferiamo soltanto al pattugliamento del confine con il Messico, ormai prassi consolidata del Dipartimento di Homeland Security. Ma a episodi come quello avvenuto nel Nord Dakota, dove un Predator è stato utilizzato dalle teste di cuoio statali per catturare sei membri della famiglia Brossart.

    Dopo aver saputo di essere ricercati dalla polizia per un sospetto furto di bestiame, i sei si erano dati alla latitanza armati fino ai denti. E solo grazie all’occhio aereo del Predator la polizia è riuscita a individuarli e catturarli.

    Ma è appena l’inizio. Secondo un rapporto pubblicato il 6 settembre scorso dall’ufficio studi del Congresso, «le varie agenzie federali hanno in programma di aumentare sensibilmente l’uso di veicoli a pilotaggio remoto». Sia nei cieli americani che in quelli stranieri.

    Nel marzo 2002 John Poindexter, l’ex consigliere alla sicurezza di Ronald Reagan coinvolto nello scandalo Iran-Contras, propose all’allora direttore della Nsa Michael Hayden un super-programma di sorveglianza inteso a integrare comunicazioni con transazioni finanziarie e commerciali, intercettazioni telefoniche sia fisse che mobili e immagini elettroniche. Divenuta di dominio pubblico, la proposta fu ufficialmente accantonata. ( fonte : http://terrarealtime.blogspot.it/2012/09/facebook-la-piu-grande-arma-di.html