Il salon del caminetto di Palazzo Doria Spinola Genova


Palazzo Doria Spinola Genova

Palazzo Doria Spinola Genova

Ricevo da Claudia Ciurlizza e volentieri pubblico questo simpatico aneddoto storico:

Queste poche righe rimate in dialetto fiumano, rimarranno quale eterno ricordo, per tutti coloro che furono ospiti di Palazzo Doria a Genova, dai tempi delle Colombiane, per parecchi anni, sin quando l’ Amministrazione Comunale, causa l’ elevato affitto, decise di trasferire gli uffici Turismo e Spettacolo, Estetica Cittadina e Sport in spazi di sua proprietà.

Per chi conosce il sontuoso Palazzo dei Rolli, e giardino annesso, capirà il dolore di noi tutti nell’abbandonarlo.
Il nostro Direttore Dott.Angelo Pugliese per l’ addio, riunì i dipendenti ed i signori custodi Mari e Ruggero, da noi tanto amati.

A tal proposito dirò, che fu proprio il caro Ruggero, che molto informato sulle origini della dimora dei Marchesi Doria Spinola a chiarirmi le idee, in quanto, la mia visione era ridotta e la realtà ben diversa quando i Signori ballavano nel Salone durante le sfarzose serate nelle notti dei tempi. Dedico questa poesia alla Mari e Ruggi che non sono più tra noi.

El salon del caminetto

In questi superbi saloni
ballavan vecci gonzi e bei troioni

Caloriferi non era, così el camin
l’ardeva dalla sera sino al mattin

De notte poi, col freddo e con la bora
per scaldarse, i faseva dentro e fora

Acqua non era, non era bide’
spussava la mona el bigolo i pie’

Ruggero el dise che i era pieni de pedocci
anche se i pareva cosi’ bei ai nostri occi…….