Anche in Liguria le chiamavano streghe


Erborista

Erborista

E’ esistito un tempo in cui non vi erano galvanizzanti radiosveglie a destare le persone ma l’alternarsi del giorno e della notte, i quali scandivano i ritmi biologici della terra e dei suoi abitanti.

Il calendario stesso si basava sulle fasi lunari, seguendo il naturale ciclo delle attività agricole, in cui ogni pianta deve essere seminata e curata secondo accorgimenti diversi.

La fase crescente stimola lo sviluppo delle foglie e la crescita verso l’alto, mentre in fase calante si seminano gli ortaggi da bulbo e da radice in modo da concentrare verso il basso la crescita.

E’ la luna a determinare i cicli di alta e bassa marea e la sua evoluzione è sincronizzata con il ciclo mestruale delle donne, le stesse che anticamente, instancabilmente, aravano i campi, raccoglievano le erbe, custodivano il preziosissimo fuoco domestico, mentre magari i loro uomini si trovavano in terre lontane, spesso a combattere guerre volute talvolta dalla religione.

Pochi sanno che il calendario solare, come altre convenzioni indubbiamente utili, se non indispensabili, vennero però imposte coattamente ai popoli di allora e la loro introduzione avvenne in contemporanea allo sterminio di milioni di esseri accusati di stregoneria, per superstizione o utilitarismo sociale dell’epoca; un capro espiatorio mirato a coprire colpe altrui.

Tutto ciò che non era approvato dalla scienza ufficiale o dalla chiesa, veniva automaticamente definito eresia.

Nella nostra amata Liguria, le scoscese colline difficili da coltivare, inducono al massimo sfruttamento di quanto naturalmente prodotto dal suolo e l’erboristeria veniva praticata da esperte contadine le quali, chine per intere giornate, trasformavano piante e fiori in minestroni nutrienti e medicamentosi.

Ovviamente tutto ciò che è sconosciuto ai potenti è ritenuto pericoloso e conseguentemente viene represso.

Basti pensare ad interi paesi come la bellissima Triora in cui vennero rastrellate ed arse vive centinaia di innocenti benefattrici

Alcune donne locali vennero accusate di essere le artefici delle continue pestilenze, piogge acide, uccisione di bestiame e addirittura di cannibalismo verso bambini in fasce.
I documenti dei processi ed i verbali di interrogatorio sono attualmente conservati presso l’Archivio di Stato di Genova. Le condanne per presunte stregonerie causarono la morte al rogo di diverse fanciulle ed addirittura anche di un ragazzo.
Ancora oggi il paese è noto per i suoi processi alle streghe (o presunte tali) che scatenarono successivamente uguali reazioni anche in altri borghi liguri e italiani.

FONTE WIKIPEDIA

La conservazione della memoria, della cultura rurale e delle leggi naturali andrebbero insegnate alle nuove generazioni contestualmente alle moderne tecnologie digitali, altrimenti le nuove generazioni si ritroveranno cariche di bagagli cognitivi esclusivamente virtuali, perdendo completamente il collegamento con le proprie origini.

Ho scovato una pagina Facebook: La porta color lavanda che mi sta aiutando a riconnettermi con il mio passato ancestrale; i racconti di Monica, una ricercatrice amante dei gatti, della verità e delle tradizioni liguri.

Se questa sera potrò bere una tazza di melissa e passiflora, lo devo a qualche strega che nella notte dei tempi ne sperimentò gli effetti.