Genova capitale europea dei diritti e non degli sdraiati


Panchina anti sdraio

Panchina anti sdraio

Genova per decenni ha rincorso affannosamente l’ambito onore di potersi fregiare con qualche titolo che riportasse l’asfissiata pseudo metropoli ai fasti della Superba. Nel 2004 riuscì misteriosamente ad aggiudicarsi l’ambito blasone di “Capitale Europea della Cultura”  disseminando la città di opere artistiche ed organizzando eventi di ogni natura. Da allora, malgrado i ripetuti estenuanti quanto fallimentari tentativi di aggiungere una coccarda alla collezione, ogni esperimento è andato a vuoto.

Durante la giunta Vincenzi, la Sindaca ( così pretendeva essere definita ) dichiarò che Genova sarebbe diventata la “Capitale europea dei Diritti” dove rispetto e apertura sarebbero state le parole cardine per tutti i cittadini.

Purtroppo in quagli anni, sotto la lanterna i diritti vennero effettivamente garantiti, ma a quanto pare, solo esclusivamente ad un ristretto manipolo di compagni di merenda che impunemente si spartirono diverse torte, il cui scontrino venne consegnato a tutti noi e che tutt’oggi paghiamo.

Definire Capitale dei Diritti una città di anziani totalmente sprovvista di infrastrutture create a loro misura, sommersa dal traffico urbano paragonabile a quello di New York ma con l’economia di Agrigento, suonò quanto meno azzardato alle orecchie di chi non vive di soli spot elettorali.

Gli anni passano, le poltrone si alternano, cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella.
E’ sera, fa freddo, e mi ritrovo costretto ad abbandonare l’autobus a Brignole causa solito ingorgo da partita giocata allo stadio Luigi Ferraris, situato a pochi metri da casa mia.

Genova Capitale Europea dei Diritti

Genova Capitale Europea dei Diritti

Non mi spaventa la salutare camminata, però mi irrita questo stato di assedio in giorni random ad orari indefiniti che il mio quartiere subisce da quando, per sottostare ai voleri delle emittenti televisive, le gare vengono calendarizzate sulla base di palinsesti e diritti dei network miliardari, finanziati con denaro pubblico.

Il destino guida i miei passi attraverso i giardini di Piazza Giusti dove mi attende una sbalorditiva novità: tutte le panchine sono state dotate di un asta ricurva saldata al centro delle stesse, per impedire ai senza tetto di sdraiarsi.

Basito, proseguo la mia strada driblando tifosi ubriachi che con bandiere e sciarpe raggiungono il circo in attesa di poter pagare per applaudire una ventina di miliardari in pantaloncini corti; molti orinano sul muro, qualcuno vomita.
Il decoro dei giardini è salvaguardato; nessun clochard stanotte potrà deturpare il paesaggio notturno. E’ sabato e tra poco mandrie di studenti assalteranno i caruggi, seminando bottiglie e bicchieri come se non ci fosse un domani.

Nel giorno della strage di Piazza Fontana, dove pagarono tutti tranne i colpevoli, Genova Capitale Europea dei Diritti e dei Rovesci.