Bufale false notizie e disinformazione online


Bufala

Bufala

Ricordo durante gli anni dell’infanzia, l’ansiosa quanto innocente attesa di quella giornata in cui qualsiasi scherzo, burla o presa in giro era non solo consentito, ma veniva celebrato con gioia come una delle infinite tradizioni pagane che accompagnano da sempre la storia della nostra nazione: il primo di aprile.

La sera prima si disegnavano pesci su carta da disegno e dopo averne accuratamente ritagliato la sagoma, si predisponevano per essere appiccicati sulla schiena degli ignari compagni; era il cosiddetto PESCE D’APRILE.
Alcuni anni dopo anche i quotidiani adottarono questa simpatica tradizione pubblicando in prima pagina notizie palesemente fasulle, suscitando nei lettori quei minuti di buon umore a tutti graditi.

Con l’avvento delle nuove tecnologie e la diffusione della rete internet le cose sono radicalmente cambiate purtroppo, come sempre, in peggio.
Oggi registrare un dominio costa una decina di euro all’anno, cifre impensabili nel lontano 1991 quando i primi www iniziarono a propagarsi sul pianeta.

Esistono siti di ogni tipo ed i social network hanno contribuito alla loro scoperta e virale diffusione. Ogni giorno siamo sommersi da informazioni di ogni tipo, riguardo qualsiasi tema. Una domanda sorge spontanea: Chi verifica la veridicità dei contenuti dei milioni di pagine che circolano nel web?
Basta sostituire una lettera ed ecco che la pagina Facebook dello storico quotidiano La Repubblica  diventa La Rebubblica  dove vengono raccolte segnalazioni tratte da “testate” come Il Corriere della Notte o Il Fatto Quotidaino.

Alla luce del fatto che numerosissimi navigatori, commentano e condividono notizie leggendo ESCLUSIVAMENTE il titolo e le prime due righe, ecco che  in poche ore lo scoop del ragazzo Gay ingravidato dal compagno, riesce a fare il giro dello stivale.

Ovviamente impazzano i dibattiti che talvolta sfociano in furiose discussioni, fino a quando qualche utente, non segnala che si tratta di una bufala.
Di tutt’altra natura invece sono gli esilaranti testi di Lercio i quali, risultando palesemente fasulli rientrano nella nutrita schiera dei magazine di satira.

Per qualsiasi dubbio o incertezza vi suggerisco di consultare la Bufalopedia di Paolo Attivissimo storico cacciatore di bufale