Red Land Rosso Istria


Red Land Rosso Istria

Red Land Rosso Istria

Il giorno 13 novembre 2018 è stato presentato nelle sale italiane in film Red Land (Rosso Istria), ambientato nell’immediato dopo guerra, periodo dopo il quale, molte vicende sono state riscritte, grazie all’ondata di revisionismo storico nato negli anni ’50 e tutt’ora dilagante, motivo per cui, moltissimi giovani non conoscono le loro radici, tradizioni e verità.
La colpa non è certamente loro, ma di chi ha deliberatamente omesso interi capitoli dai libri scolastici.
Risultato: intere generazioni che ignorano il più prezioso dei doni che ci ha concesso la natura: la memoria.
Il film in oggetto narra del drammatico destino delle terre un tempo italiane, che vissero tragedie inenarrabili a prescindere dalla posizione politica, a partire dalle foibe fino all’esodo Giuliano Dalmata che coinvolse mia madre, rimasta orfana di entrambi i genitori. Insieme ai suoi nonni, furono costretti ad emigrare a Chiavari e vivere 15 anni all’interno di un grattacielo di cemento, chiamato Colonia Fara, insieme a centinaia di altri esuli, in spazi angusti, separati da tendoni appesi.

La pellicola ha ricevuto in dieci giorni pareri assolutamente favorevoli e pare sia destinato ad entrare nella categoria dei cult movie.

Ho programmato la visione per il prossimo settimana e spero che, quanto letto nelle recensioni venga confermato.

LA TRAMA

Estate del 1943. Il 25 luglio Mussolini viene arrestato e l’8 settembre l’Italia firma quell’armistizio separato con gli angloamericani che condurrà al caos. L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato. Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a se stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana. In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini avendo la sola colpa di essere Italiana e figlia di un dirigente locale del partito fascista.

TRATTO DA MYMOVIES.IT