Ho paura


Paura

Paura

Avevo sedici anni
ero un timido nei panni
di un ribelle visto alla televisione
ma la forza dell’amore
la conoscevo già

e se avevo paura
facevo la faccia dura
per le strade della mia città
ma la forza dell’amore
la sentivo già.
La forza dell’amore Eugenio Finardi 1990

Questa bellissima canzone di Finardi racchiude in poche frasi l’essenza di un epoca lasciata alle spalle, dimenticata e spesso rinnegata.

L’epoca di quell’ Italia a cavallo tra gli anni di piombo e quelli di ghiaccio, tra il 1977 e il 1987, quella società che ha distrutto diverse generazioni a colpi di pistola e di ago.

C’era paura nell’aria, paura di tutti e di nessuno e per farci coraggio dovevamo alzare il bavero del cappotto e tirare dritto.

Allora però c’era un nemico, per alcuni erano i banditi per altri lo stesso stato.

Chi stava con i Cow Boys doveva temere gli Indiani e viceversa.
Il mostro si nascondeva dietro agli angoli per esibire i genitali alle bambine attonite.
Malgrado questo a diciassette anni sono andato a vivere da solo in un appartemento senza neppure un letto e le cassette della frutta fungevano da arredamento post-moderno.
Erano gli anni della sperimentazione, dell’ardimento senza ragione, della vita spericolata;
non avevamo paura di nulla o comunque imparavamo presto a gestirla.
Oggi tutto è cambiato, persino la paura, il mostro non esce di casa e si esibisce con una webcam davanti a bambine annoiate.
Abbiamo capito tutto, sappiamo come conservarci, preservarci e duplicarci senza danno.
Possiamo telefonare mentre stiamo defecando e guardare un dvd mentre guidiamo.
Malgrado questo paradiso di sicurezze digitali io ho paura.
Ho paura di rientrare a casa dall’uffico dopo le 21 perchè Sampierdarena da quell’ora in poi sembra il Bronx mentre però Marco Travaglio, chiuso nel suo salotto dice che sono tutte balle inventate dai fascisti.
Sento gli occhi ostili degli affamati attratti da questo straccio di benessere che puntano dritti verso la borsa del mio portatile.
Se solo sapessero che gira con Linux e che prima di accenderlo ci sono 14.000 password forse perderebbero parte del desiderio di fregarmelo….
Ho paura di essere investito da un ubriaco di vent’anni con la patente da venti giorni, venti birre nello stomaco  e venti grammi di coca nel cervello che nella migliore delle ipotesi dopo venti giorni uscirebbe di galera su cauzione pagata da papi come nei migliori film americani.
Ho paura della guerra ma non quella nucleare che al limite durerebbe pochi secondi; sono terrorizzato dall’idea che i miei figli debbano combattere per una bottiglia d’acqua.
Ho paura di cose che a vent’anni mi facevano ridere o urlare contro mia madre che me le anticipava.

Ho paura.

Cosa ne pensi?