Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down Eugenio Finardi in concerto a Genova


Integra Genova 2010

Integra Genova 2010

Eugenio FInardi ha segnato con le sue canzoni, le più importanti tappe della mia vita:

Dall’ adolescenza scandita a ritmo del Rock italiano di cui è stato protagonista durante gli anni di “musica ribelle” agli anni novanta quando, grazie a ” la forza dell’amore” trovai nuovo coraggio.

Poi, come spesso accade, Eugenio era finito nel cassetto della mia memoria, insieme a tanti bei ricordi ed a qualche amarezza….

Quando ho saputo che avrebbe partecipato alla Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down organizzata dal Cepim mille sentimenti sono affiorati insieme ad emozioni e ricordi.

Quanti concerti, quanto volte ho cantato le sue bellissime canzoni in macchina con gli amici di allora.

Ieri sera ho incontrato alcuni di loro ed abbiamo giocato a fare i vecchi, dicendo ” ti ricordi ” e ” come passa…”

Qualcuno per partecipare alla ventosa magica serata ha lasciato i figli dai nonni cosa che trent’anni fa non avremmo mai detto…

La piazza non era piena come speravo ed in fondo anche credevo ciecamente; purtroppo continuo ad essere un inguaribile sognatore.

Era una serata dedicata alle persone down, alla loro dignità ed integrazione perchè ancora oggi sono invisibili agli occhi di questa società edonista dove ci misuriamo sulla base del numero di amici su Facebook e  di tatuaggi.

In un mondo scintillante, dove gli adolescenti sperano di potersi chiudere in una finta scuola insieme a finti insegnanti nella speranza che il compagno di banco si rompa una caviglia e venga buttato fuori lasciando il posto; quello che conta è apparire, sopravvivere a scapito di tutto e di tutti.
Quello che serve è un telefono invidiabile magari comprato vendendo il corpo al vicino di casa….

In questo mondo ci sono anche loro. Persone che per un infinetesimale e quasi inspiegabile anomalia genetica chiamata sindrome di down sono detti “diversi”

Diversi dai rampolli della De Filippi, diversi perchè non vinceranno mai un reality e che non sappiamo dove posizionare nel nostro perfetto ordine delle cose; quell’ordine che sta conducendo questa società agonizzante verso l’ultima meta.

Eugenio Finardi, padre di una ragazza down di quasi trent’anni, ha portato la sua testimonianza per ricordare a tutti che quello che conta è non essere soli mai, come dice quella bellissima canzone intitolata “le ragazze di Osaka” dedicata a sua figlia Elettra.

Grazie Eugenio, grazie Cepim, mi avete aiutato a capire un mondo che mi volevano nascondere.

Voglio ringraziare anche Totò Miggiano dello Psyco che ha organizzato la serata e lo Staff di Vivere Genova per la diretta live stream di cui è possibile vedere  la registrazione

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