I politici della Liguria e la comunicazione attraverso internet

Sito Web Roberto Bagnasco

Tempo fa l’amico Gabriele Cazzulini, durante un seminario, pronunciò una frase che in poche parole incarnava la modalità di approccio dei polici rispetto alla rete internet:

“I politici utilizzano la comunicazione internet esattamente come i bagnanti fanno con le pinne e la maschera; massimo sfruttamento durante la vacanze estive e poi tutto buttato in cantina fino al momento del nuovo bisogno.

Durante la mia esperienza di “addetto ai lavori” della rete, ho avuto pesante conferma di questa affermazione, avendo operato in vari ambienti politici.

Purtroppo, la maggior parte dei rappresentanti di partito, sono molto lontani dal web in tutte le sue forme e spesso delegano le relazioni virtuali a personale preposto ritenendo sito personale e social network “quella cosa inutile che però bisogna avere”

A proposito di questo interessantissimo tema ho ricevuto dal Dottor Paolo Vanni, titolare di Nuovaset, i risultati di un accurata indagine relativa alla comunicazione online dei politici liguri.

Con il suo gentile quanto gradito permesso pubblico la versione integrale dello studio ripreso oggi da Repubblica.

I POLITICI E LA COMUNICAZIONE TRAMITE INTERNET

Il caso dei consiglieri regionali liguri

Nuova Set è un’agenzia di marketing e comunicazione a servizio completo che ha acquisito negli anni un’ampia ed approfondita esperienza nel settore specifico della comunicazione politica.

La capacità fondamentale ai fini dell’ottenimento del risultato è quella di saper gestire i diversi strumenti comunicativi all’interno di una più ampia e definita logica di marketing, che deve necessariamente scaturire da una precedente ricerca e analisi quali-quantitativa dello specifico contesto di riferimento.

Su queste basi Nuova Set ha progettato, seguendone costantemente l’aggiornamento, il sito internet di Roberto Bagnasco, consigliere regionale ligure dal marzo 2010.

Nelle prima fase di ricerca, l’agenzia ha portato avanti un monitoraggio continuativo del panorama della politica regionale sul web e, ricavandone l’impressione che la presenza dei politici in rete sia ancora limitata soprattutto nei contenuti proposti, si è impegnata ad approfondire l’argomento tramite un’analisi quantitativa e qualitativa.

Si è quindi proceduto ad una mappatura nominale dei vari spazi virtuali (siti web, social network e blog), analizzando successivamente nel dettaglio le modalità di comportamento e di relazione interattiva con il pubblico da parte del singolo politico e all’interno di ogni contesto.

Tali analisi sono state svolte nel mese di novembre 2010.

I risultati dell’indagine effettuata hanno sostanzialmente confermato i dati scaturiti (a livello nazionale) da una analoga ricerca con i Parlamentari della Repubblica condotta nel 2009 da Stefano Epifani, docente di comunicazione interattiva all’Università Sapienza di Roma.

Epifani ha evidenziato come solo poco più del 60% dei deputati e senatori abbia attivato una qualche forma di comunicazione on-line ed un terzo di questi non l’abbia poi mai effettivamente proseguita nel tempo, lasciando fluttuare in rete siti non aggiornati e profili su Facebook in cui i post degli “amici” restano privi di risposta.

I deputati (forse a causa della relativamente più giovane età media, con una conseguente maggior confidenza con gli strumenti informatici) sembrano più attivi dei senatori, così come lo sono leggermente di più le donne rispetto agli uomini, probabilmente in quanto istintivamente più sensibili alla nuove opportunità di comunicazione.

Gli strumenti del web sono inoltre più sfruttati dal centrosinistra che dal centrodestra, anche se sarebbe necessario fare un discorso a parte per quanto riguarda i Social Network, proporzionalmente molto più utilizzati rispetto ai siti “vecchia maniera” da parte di quei partiti (come la Lega Nord) che fanno del radicamento sul territorio il loro punto di forza.

Facebook e gli altri network dovrebbero quindi assumere un’importanza ancora maggiore all’interno delle dinamiche di comunicazione politica a livello locale, i cui amministratori hanno una visibilità e quindi una responsabilità più diretta rispetto ai loro doveri istituzionali e alle risposte che sono chiamati a dare ai cittadini elettori.

Ciò che si evince dalla ricerca effettuata da Nuova Set, nello specifico della Regione Liguria, è che la necessità di una presenza attiva sul web sembra sia sentita, da molti dei politici, solo nella fase elettorale (sperando nella creazione di ulteriore consenso o almeno nel suo consolidamento) e non come occasione per un continuo scambio informativo, capace di rendere conto del proprio operato ai cittadini grazie ai quali hanno vinto le elezioni.

Tali considerazioni derivano dall’analisi dei dati scaturiti dalla mappatura sulla presenza in rete dei politici regionali:

• su 15 consiglieri dell’opposizione (PDL, Lega e Lista Civica per Biasotti Presidente), sono 11 ad avere un loro personale sito internet, ma solo 6 lo tengono aggiornato con notizie sulla propria attività politica; i consiglieri che hanno un profilo almeno sul più importante dei Social Network, ovvero Facebook, sono 13, ma in 3 casi questo risulta inattivo dal termine della campagna elettorale (marzo 2010);
• riguardo alla maggioranza (PD, IDV, UDC, Federazione delle Sinistre, Sinistra, Ecologia e Libertà, Lista Civica per Burlando Presidente, Gruppo Misto), la situazione è solo leggermente più rosea: su 25 consiglieri eletti in 20 hanno un sito che in 13 casi risulta aggiornato e sono sempre in 20 ad essere presenti almeno su Facebook, di cui uno con un profilo inattivo dal periodo elettorale.

Nel panorama generale (al di là dei due poli antagonisti), risulta quindi:

• su 40 consiglieri della Regione Liguria sono 31 quelli che hanno aperto un sito web, ma più di un terzo lo ha messo nel dimenticatoio ad elezione raggiunta (come accade, seconda la ricerca condotta da Epifani, anche a livello nazionale);
• i Social Network vengono attivati in pari numero rispetto ai siti, ma a livello locale continuano in maggior misura ad asservire al dialogo; un dialogo che risulta, per la natura stessa del mezzo, meno istituzionale e più personale

Altri dati scaturiti dall’indagine e di in particolare interesse sono:

• la quasi totale assenza dei consiglieri della Lega Nord dal panorama web (1 su 3 ha il sito ma non lo aggiorna, 1 altro è solo su Facebook)
• la carenza di comunicazione sulla propria attività istituzionale da parte di 3 consiglieri che sono anche assessori (tra l’altro con importanti responsabilità all’interno della Giunta: Montaldo, assessore alla Sanità; Rossetti, assessore al Bilancio e alla Formazione e Marylin Fusco, assessore all’Urbanistica e vice Presidente della Regione) i quali, anche se utilizzano Facebook, non aggiornano da mesi i loro siti ufficiali

Il caso della Fusco è ancora più curioso vista anche l’importanza che la rappresentante dell’IDV aveva dato all’interazione con i cittadini in vista delle ultime elezioni. “The Real Politics Live” era il nome dell’ambizioso progetto che prometteva la possibilità di seguire in presa diretta e in modo interattivo attraverso webcam la campagna elettorale della candidata; peccato quindi che le webcam si siano spente sul più bello senza lasciare traccia di come continuare a seguire l’attività del Vice Presidente Regionale, nemmeno dal suo sito ufficiale.

Allargando la ricerca, a mo’ di controprova, agli altri assessori della Giunta ligure si è rilevato che nessuno dei sei assessori “non eletti” ma nominati direttamente dal Presidente Burlando considera essenziale il mezzo internet nel dialogo con i cittadini: solo uno ha un suo sito web, ma non lo tiene aggiornato; solo uno è presente su Facebook in modo attivo.

Infine ha destato stupore l’analisi dell’uso del web da parte delle due figure politiche tra le più importanti in Liguria: Marta Vincenzi e Sandro Biasotti.

Avete mai provato a digitare www.martavincenzi.it? Attualmente si parla di tutto tranne che del Sindaco di Genova, che evidentemente già da diverso tempo ha deciso che il sito web costruito per la campagna elettorale non le serviva più e si è fatta anche togliere di mano il dominio…

Sandro Biasotti invece il dominio l’ha mantenuto, ma dopo essersi dimesso da consigliere ha pensato forse che ai cittadini che lo avevano eletto non interessasse più sapere se e come sarebbe proseguito il suo impegno in politica: ed ora www.sandrobiasotti.it è un sito in costruzione…

I POLITICI LIGURI E LA COMUNICAZIONE TRAMITE INTERNET

SITUAZIONE CONSIGLIERI REGIONALI

MAGGIORANZA (TOT N. 25)

OPPOSIZIONE (TOT N. 15)

SITUAZIONE ASSESSORI – NON CONSIGLIERI

* attivato esclusivamente durante il periodo di campagna elettorale