Siae addio ;
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Addio Siae

Addio Siae

Pochi sanno che oltre a responsabile Marketing di Antworks ed organizzatore eventi di varia natura sono musicista ed autore a tempo perso.

Una decina di anni fa insieme a mia moglie ed un eterogeneo gruppo di amici artisti ci siamo inoltrati in una rocambolesca avventura all’interno del mondo delle produzioni musicali.

Si tratta dell’Erba Voglio, una fiaba musicale per bambini scritta interamente in rima della durata di un ora.
Per causa di forza maggiore mi sono iscritto alla famigerata  S.I.A.E. ed all’epoca credevo seriamente che la cosa fosse realmente indispensabile.

Certo di essere tutelato dal plagio, accompagnato nel percorso creativo e corrisposto per l’esecuzione attraverso i diritti d’autore, firmai tutti i moduli necessari con i quali mi venne attribuito un numero appartenente alla stessa lista dei grandi come Mogol e compagnia; entrai così nell’olimpo della musica italiana….. dalla porta di servizio…..

Anno dopo anno, essendo quella creativa una componente della mia vita decisamente poco curata causa mancanza di tempo, le mie relazioni con il carrozzone all’italiana si sono ridotte a tre soli momenti canonici:

La ricezione trimestrale della rivista “Viva Verdi”

La ricezione annuale dei conteggi relativi ai diritti d’autore da riscuotere

Il pagamento annuale della quota di adesione

Considerato il fatto che l’opera non è mai stata eseguita da nessuna parte e che il mio bilancio da artista si è sempre chiuso in passivo, da quest’anno ho deciso di non rinnovare il pizzo inutilmente versato nelle casse miliardarie di questo Ente difficilmente inquadrabile.

L’idea di partecipare alla colletta finalizzata a mantenere quello che molti oramai definiscono un carrozzone ed incrementare i guadagni del manipolo di autori, padroni di etichette discografiche, che decidono le sorti del martoriato scenario artistico nazionale, non mi dava pace.

Malgrado la rinuncia al versamento e la conseguente distruzione del bollettino, continuo a ricevere la rivista organo ufficiale, che tra le altre cose non ho mai letto in vita mia visti i modesti contenuti di scarso interesse…….

Da adesso in poi, qualora dovessi decidere di riprendere in mano penna e/o chitarra, lo farei sotto l’insegna della licenza Creative Commons, mentre per quanto riguarda l’Erba Voglio …. quella purtroppo non cresce neppure nel giardino del Re !


Cosa ne pensi?

2 commenti su “Siae addio ;
da oggi autore libero e indipendente

  • giuseppe

    non credo che alla SIAE piangeranno per questa sua decisione, anzi, si ricordi che la SIAE è un ente sano che non percepisce contributi da nessuno, e che da da mangiare a circa 1800 famiglie, che con la sua e le altre campgne denigratorie rischiate di mandare in mezzo alla strada.
    Grazie

  • Adriano Casissa

    Salve Giuseppe

    anche io non credo che piangeranno per il mio mancato rinnovo.
    In compenso ha invece pianto il mio amico che per 4 cd masterizzati trovati nel suo locale è stato multato per migliaia di euro.
    Se la SIAE si limitasse a tutelare i diritti degli autori invece di imporre tasse sui supporti vergini, sulle radioline nelle latterie e tutti gli altri balzelli che forse lei ignora, forse avrebbe un senso.
    Dico forse per il semplice fatto che esistono innumerevoli altri sistemi per la difesa del copyright che non richiedono l’esborso di quote annuali come ad esempio http://www.costozero.org.
    La mia non è una campagna denigratoria, non sono un giornalista ma un cittadino italiano che paga le tasse e da oggi ha deciso di evitarne una, quella che personalmente non ritenevo logico continuare a sostenere.
    Inoltre, numerose prestigiose testate online come Punto Informatico, si sono espresse a favore di alternative gratuite a quella che oramai viene ritenuta una tassa inutile.
    Basti pensare all’indignazione generale suscitata dalla nuova disposizione per la quale ….anche i trailer cinematografici su Youtube sono soggetti a pagamento di imposta
    Personalmente credo che la SIAE oltre ad incamerare soldi potrebbe / dovrebbe prestare maggiore attenzione nei confronti degli autori con iniziative reali di sostegno e promozione; ecco che le 1.800 famiglie non finirebbero in mezzo alla strada, condizione che creda, se si dovesse verificare, non sarebbe di certo causata da questo post, ma casomai dalla progressiva presa di coscienza delle persone.
    Grazie per il suo contributo e buona giornata