Vita e morte in Ospedale




letto ospedale

letto ospedale

La notte non è trascorsa nel migliore dei modi in quanto malgrado i farmaci ho provato molto dolore.

A complicare la situazione un ricovero notturno di un uomo anziano il quale dopo essere stato accuratamente sistemato dal personale, purtroppo, ha fatto i suoi bisogni nel letto rendendo l’aria decisamente irrespirabile.

Non ho potuto fare a meno di ammirare la gentilezza amorevole con cui gli infermieri hanno provveduto al lavaggio del inerme vecchietto ed al cambio totale di abiti e lenzuola, operazione logisticamente complicata visto il gracile corpo del paziente e di certo non proprio entusiasmante. Giornata trascorsa tra esami e visite continue effettuate da medici giunti appositamente. Un avvenimento abituale in questi ambienti mi ha spinto improvvisamente quanto inaspettatamente verso un viaggio introspettivo : la morte di un uomo a cui ho assistito per la prima volta nella mia vita.

Ottantenne giunto con moglie e figlia dal pronto soccorso ha subito un arresto cardiaco mentre le parenti lo stavano aiutando ad indossare il pigiama; in un attimo il suo volto è diventato scuro ed un infermiere presente ha immediatamente mobilitato il resto del personale. In meno di un minuto la nostra stanza si è riempita di medici ed infermieri compresa una sorta di task forces dotata di defibrillatore ed altre sofisticate apparecchiature; in totale sono scattate in azione una ventina di persone .

Pareva di trovarsi sul set di “medici in prima linea” e ciascuno di loro aveva una mansione precisa da svolgere con la massima velocità. Mi ha sconvolto il sangue freddo e la determinazione con cui venivano praticate le varie operazioni; volavano siringhe riempite su ordine di più medici i quali si alternavano nel praticare il massaggio cardiaco . Uno spettacolo indimenticabile con un triste finale: malgrado lo stupefacente e tempestivo intervento, l’anziano paziente è deceduto. Dopo tanto concitato frastuono è calato un silenzio irreale infranto solo dai suoni degli apparecchi collegati al corpo oramai senza vita. Da quel momento è cominciata una sequenza di azioni sistematiche .

Scollegare la miriade di cavi colorati precedentemente impiegati per monitorare le funzioni vitali, riporre tutti gli attrezzi riportando ordine. La tenda che fino ad ora era servita per rendere più confortevole la vita ora doveva nascondere la morte.
Quella morte a noi lontana con la quale queste persone invece convivono ogni giorno, praticando turni di lavoro estenuanti percependo stipendi irrisori magari senza un minimo riconoscimento e spesso persino vittime di immotivati rimproveri da parte di pazienti poco pazienti e parenti onniscienti.

 

Due infermiere hanno meticolosamente ricomposto la salma la quale è stata immediatamente trasferita all’obitorio. In meno di un ora è accaduto tutto questo e quale ultima procedura il letto è stato interamente sterilizzato e dotato di nuova e candida biancheria pronto ad accogliere un nuovo degente.

Nel pomeriggio mi hanno sottoposto ad una nuova tac il cui esito mi sarà noto domattina. Il letto teatro dell’impressionante vicenda è rimasto vuoto; chissà se questa notte verrà occupato o giungerà intonso a domani ?

 

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