STOP cambiamo il futuro


STOP cambiamo il futuro

STOP cambiamo il futuro

Durante le scuole elementari, ho fortunatamente ricevuto, da insegnanti e genitori, un educazione orientata verso il sociale.

Il rispetto per l’ambiente, la solidarietà verso i disabili, il senso civico.
Ho visto partire l’ingranaggio della raccolta differenziata, imparando sin da bambino a separare i rifiuti, a non inquinare e a risparmiare l’acqua.

Grazie a questa formazione, sono in grado di gettare un sacchetto di umido ogni tre giorni e tutto il resto rimetterlo in circolo, o meglio ancora, non produrlo proprio, e di farmi la doccia con una bottiglia d’acqua da un litro e mezzo.

Una seconda passione, quella per fumetti e cartoni animati, nata dalla frequentazione di amici di papà disegnatori professionisti, come Renzo Callegari,  mi ha condotto sulla strada della mia seconda vita artistica.

Armato di macchina fotografica ( parliamo di 35 anni fa ) e altri accessori rigorosamente analogici, sformavo giornaletti, riviste di quartiere e manifestini per feste di compleanno.

Usare l’arte per informare, formare, educare è un’opportunità imperdibile.
Oggi, le nuove tecnologie hanno permesso la realizzazione di un progetto straordinario.

STOP cambiamo il futuro

Un cartone animato realizzato interamente con i disegni di 732 bambini di 26 scuole liguri dall’agenzia grafica Anteprima con la regia del giovane Luigi Berio
Ho visto il trailer che condivido nel post e l’ho trovato stupendo; in attesa di reperire il film completo mi complimento per l’ottima iniziativa.

 

Il progetto delle quattro Province liguri e Arpal nasce dall’esigenza di avere uno strumento efficace per spiegare ai bambini la necessità di modificare i propri comportamenti quotidiani per dare un contributo alla salvaguardia dell’ambiente.
Lo studio Arteprima (www.arteprima.com), insieme ai GnuQuartet e a una squadra speciale composta da 732 bambini di 26 scuole liguri, ha realizzato un cartone animato educativo e originale.

C’era una volta, e forse c’è ancora, un pianeta bellissimo, con tantissimi alberi
e fiori e animali.
Ogni anno, alla primavera seguiva l’estate, poi l’autunno e poi l’inverno. Qualche volta pioveva e le altre volte splendeva il sole. Di notte brillavano le stelle e la luna rischiarava le radure nei boschi. Tutti erano felici: alberi, fiori e animali; sole, pioggia e stelle. Venne però un giorno in cui tutto cambiò. Enormi macchine di ferro incominciarono a sfrecciare nelle foreste, a tagliare gli alberi, a portare via gli animali. Immense costruzioni di cemento invasero le radure, sostituirono i boschi, le valli, le montagne. In parte nascosero pure il cielo. Fumi e detriti e spazzatura fecero dimenticare il nome delle stagioni. Le stelle non brillavano più e il sole inaridiva la terra. Fu così che la natura morì e con lei, poco dopo, anche il pianeta. Passarono gli anni e forse i millenni. Nessuno sa quanto tempo passò. Poi un giorno, come dal nulla, uno sprazzo di vita ruppe il silenzio. Nuovi fiori, nuovi alberi incominciarono a crescere sul pianeta deserto. Nuovi animali ripopolarono i boschi, le valli e le montagne. E il pianeta diventò di nuovo bellissimo.
Presto però ricomparvero anche le terribili macchine, il cemento e la spazzatura…
“STOP cambiamo il futuro” invita i bambini (e di conseguenza i loro genitori) a riflettere su come le azioni dell’uomo stiano modificando irrimediabilmente la terra. STOP è una presa di coscienza e un grido di speranza: ognuno di noi con le sue scelte e il suo operato può veramente partecipare al cambiamento e alla grande svolta che la natura si aspetta da noi.
Sì, la terra può tornare a essere un pianeta bellissimo

FONTE www.facebook.com/StopCambiamoIlFuturo

 

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