Dimissione ospedaliera e rientro a casa 5


Arrivederci Ospedale Galliera

Arrivederci Ospedale Galliera

Anche questa avventura è terminata.
Questa mattina il primario di gastroenterologia mi ha visitato; la tac conferma una spropositata presenza di diverticoli nel colon e si prospetta purtroppo l’ipotesi di un intervento chirurgico, notizia che mi ha disorientato non poco.

Nel pomeriggio sono stato dimesso; devo proseguire la cura antibiotica  e stare a riposo fino a venerdì, giorno della visita di controllo durante la quale verrà stabilito il futuro del mio problematico addome.
Ammetto la mia preoccupazione in quanto l’asportazione di un tratto di intestino non è paragonabile a quella di un dente cariato.

Ho piena fiducia nei medici dell’Ospedale Galliera e mi sento in ottime mani ma non posso assolutamente nascondere l’ansia che mi pervade.
Quello che conta è che sono tornato a casa. Appena uscito dal gigantesco portone principale della struttura sanitaria, sono stato assalito dai colori, suoni ed odori omaggiati dalla meravigliosa cornice della zona Carignano, così intensi e diversi da quelli con i quali ho convissuto in queste ore; luci al neon, campanelli e miasmi vari.

Dopo un digiuno iniziato giovedì pomeriggio finalmente questa sera ho potuto masticare un piatto di pasta in bianco che mi è parsa un banchetto luculliano.
Sono stanco morto e finalmente tra pochi minuti dormirò nel mio letto; domani grazie a telefono ed e-mail riprenderò i contatti con il mondo.

Avrei fatto volentieri a meno di questa bizzarra tre giorni ma riconosco che ogni ricovero aggiunge preziosi tasselli di umana indimenticabile esperienza.


Cosa ne pensi?

5 commenti su “Dimissione ospedaliera e rientro a casa

  • Angelica

    Forza e coraggio Adri! Vedrai che dopo l’operazione starai meglio! E complimenti per i tuoi post, cosi carichi di umanità anche nella descrizione delle cose piu’ semplici. Ti abbraccio forte
    Angelica

  • Waz

    se sei al Galliera vai prue tranquillo: quante volte ti ho detto che nel 2000 avevo avuto un prolasso dell’intestino e se è tutto finito lo devo proprio ai chirurghi del Galliera specialisti dell’intestino, la cui fama già allora era già rinomata come quella di essere i migliori nel loro campo?
    anche a me mi hanno tagliato un bel pò di intestino, ma non finirò mai di ringraziarli per come mi hanno messo a posto. Potrebbero fare anche a te quel mi hanno fatto: separare in due la parte finale dell’intestino, togliere la parte “malata” e aspettare qualche mese per riattaccare tutto, coln la parte staccata che esce sull’addome temporaneamente. In quei mesi l’unico problema che avevo erano le incontrollate e sonore “emissioni” che non potevo controllare….

  • Waz

    penso anche che potrebbero farti una “semplice” laparoscopia: un sondino introdotto nell’intestino e operano con quello senza quindi fare alcun tipo di taglio. Ormai son che è una tecnica ben nota, quindi porpendo ora per questa seconda ipotesi

  • Raffu

    Per ora non pensare ad una eventuale operazione e goditi la famiglia, al resto si vedrà quando e se sarà il caso. Per ora stai bene e questo è l’importante, se poi dovranno operarti credo che al giorno d’oggi ci sia tutta la tecnologia ed esperienza necessaria per fare alla grande questa operazione e, magari, toglierti definitivamente questa croce che ti porti da tempo. Ora però non è tempo di crucciarsi per questo.

  • ambra gordini

    Adriano carissimo,
    ciao,sono Ambra, l’amica istriana
    di tastiera della mamma ,che la internet tecnologia ha fatto incontrare casualmente ed a simpatizzare immediatamente.
    Volevo ,anzi voglio ringraziarti per aver inserito nella tua pagina il nuovo portale dedicato agli Esuli giuliani che sicuramente unirà altre voci ai nostri “veci” ricordi di paesaggi perduti ,forse un po’ sopiti,ma mai dimenticati.
    Aprendo però la pagina,mi sono imbattuta nella partecipazione delle tue preoccupate e contemporaneamente gioiose dimissioni ospedaliere.
    Ti invio i miei più cari auguri e ti dico ….sursum corda……un forte abbraccio