Michele Santoro & Marco Travaglio
Ieri sera ho mangiato passato di verdure in quantità industriali, arricchito da una generosa dose di olio extra vergine di oliva crudo.
La combinazione chimica degli elementi ha scatenato una violenta reazione a livello intestinale che mi ha costretto a trascorrere parte della serata in bagno ……
Il rimanente tempo l’ho passato davanti alla tv a vedere Annozero consapevole del fatto che Santoro e Co. avrebbero alleviato i miei dolori addominali alla luce dell’antico detto “dolore scaccia dolore”.
Devo ammettere di aver seguito davvero poche volte questa gogna mediatica di prima serata ma questa puntata ha raggiunto a mio parere il maggior indice di cattivo gusto della storia televisiva.
La “povera” Patrizia D’addario intervistata tramite collegamento fuori sede alla quale il “buon” Michele” cercava in tutti i modi di far dire che il Premier era al corrente del fatto che lei fosse una escort.
Marco Travaglio ha sviolinato la solita tiritera strappalacrime sui rischi corsi dai giornalisti durante questi duri anni di censura e dittatura mediatica.
L’aspetto che più mi ha rattristato era vedere la claque di giovani vestiti in “finto freak” con magliette di Che Guevara e spillette di Emergency, completamente rapiti dalle parole di questi due “poveri” giornalisti che sbandieravano il terrore per una futura società di regime, dove non esiterà libertà di informazione, in cui non si potrà dare del “Morfeo dormiglione” al Presidente della Repubblica, e dove forse non potranno più guadagnare 25.000 euro a puntata.
Poveri ragazzi ! Narcotizzati da canne, Mtv, Ipod, Playstation, Ceres e miti passati.
Questa mattina in fermata ho sentito un ventenne rasato dire ad un amico:
” belin la D’Addario ha ammesso che Berlusconi sapeva che lei era una escort !”
l’altro accendendosi una sigaretta ha chiesto: ” Hai visto Annozero ?”
Con l’innocenza della sua età il primo ha risposto: ” No, l’ho letto su Repubblica, ieri sera ho visto il Genoa ”
Peccato ragazzo mio ! se vivessi la tua vita invece di fartela raccontare dagli Eredi di Scalfari potresti veramente definirti un uomo libero !
