Cibielibri Gastronomia Cucina Vegetariana e Vegana a Genova aperta anche il Sabato


allevamenti intensivi

allevamenti intensivi

NEWSLETTER SETTIMANALE CIBIELIBRI GENOVA

Buongiorno! 24453 è il numero dei pasti serviti da CIBIeLIBRI (solo dal lun al ven a pranzo) nei primi suoi tre anni di vita, compiuti in understatement lo scorso 8 aprile. Escludiamo dal conto i catering, le fiere, le lezioni di cucina. Grazie e tutt* che ci avete sostenuto e che ci avete promosso verso i vostri amici, divulgando i pregi della nostra cucina e e i prezzi filantropici dei ns cibi che, per rispetto della missione, provano ad essere concorrenziali con il cibo industriale che si trova in giro, pur essendo cucinati espressi, artigianalmente e con prodotti naturali e da agr biologica. Tre anni di lavoro senza un giorno di chiusura per malattia… Adesso siamo siamo aperti anche il sabato a pranzo. Ciò che non manca a chi lavora per C&L e a chi apprezza la sua cucina è la salute, individuale, del Pianeta e degli animali. Pur con ritmi di lavoro vertiginosi come solo la cucina vera puo’ imporre. Cucinare è come realizzare quotidianamente un Mandala. Eppure…    Nel suo Vita Activa, Hannah Arendt sottolinea come il semplice lavoro non lascia nulla dietro di sé, mentre l’opera aggiunge qualcosa al mondo artificiale. La nostra missione è aggiungere e diffondere benessere.  Due recentissime pubblicazioni, una targata USA e un’altra relativa invece all’Europa, ci dimostrano per l’ennesima volta quanto sia preoccupante l’uso e l’abuso di antibiotici negli allevamenti intensivi, prassi ormai consolidata e in continuo aumento. Uno studio europeo è stato pubblicato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nell’aprile 2011 e si intitola “L’antibiotico resistenza da una prospettiva di sicurezza alimentare in Europa”. Il secondo è studio statunitense è stato pubblicato sempre nell’aprile sulla rivista scientifica “Clinical Infectious Diseases” e si intitola “La resistenza multipla dello Staphylococcus aureus nella carne in USA”. In esso i ricercatori spiegano come circa la metà di tutti i prodotti carnei (compreso il pollame) venduti negli Stati Uniti siano contaminati da un tipo di batterio, chiamato Staphylococcus aureus, che risulta tra le maggiori cause di infezioni nel mondo. Tale batterio ultimamente è stato oggetto di studio a causa della crescente mortalità associata all’antibiotico resistenza, in particolare resistenza multipla, in quanto un nuovo ceppo, l’ST398, è resistente a diversi antibiotici e colonizza le persone che lavorano nel settore degli allevamenti. Vari studi hanno già dimostrato un’alta prevalenza di ceppi di tale batterio con resistenza multipla in allevamenti in Europa, Canada e USA. Questo scenario è abbastanza grave da far capire, al pubblico e alle istituzioni di ogni livello, quanto sia necessario cambiare modello alimentare, e diminuire in modo drastico il consumo di carne e altri alimenti di origine animale: l’uso massiccio di antibiotici è infatti sempre più necessario negli allevamenti, perché gli animali sono tenuti in condizioni di tale affollamento e di sofferenza fisica e psicologica che non sarebbero in grado di sopravvivere senza farmaci e sostanze chimiche di vario genere. Non è realisticamente possibile mantenere gli attuali ritmi di produzione e allo stesso tempo cambiare le condizioni di allevamento in modo da non rendere più necessari antibiotici ed altri farmaci.

 

Solo il passaggio a un’alimentazione a base vegetale, iniziando fin da subito con una drastica diminuzione dei consumi di carne, pesce, latte e uova, può eliminare questo problema, che sta costando la vita a un numero sempre maggiore di persone e che, se non risolto in tempo, può portare a catastrofi di portata ben maggiore.

 

Buona giornata e buona settimana ! C&L

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